Ricerche scientifiche evidenziano: le lamentele spengono i neuroni

15 Marzo 2021
15 Marzo 2021 Chiara Poppi

Ricerche scientifiche, come quella pubblicata dalla Standford University, dimostrano che ascoltare per più di 30 minuti lamentele e pensieri negativi spegne i neuroni.
E’ un modo di dire?
Assolutamente no.
La ricerca dimostra come a livello cerebrale l’arrivo della “lamentela” viene processato nella parte nell’area del cervello  usata per risolvere i problemi.
Le vibrazioni emesse dal soggetto che espone le proprie “lementele” emettono onde magnetiche  sui neuroni dell’ippocampo di chi ascolta e rende inattivi i neuroni risolutori di problemi.
L’effetto è uguale sia per chi emette che per chi riceve!

Il cervello cataloga l’informazione “lamentela” come contenuto di basso livello e i neuroni del “problem solving” vanno in pausa.
Che ripercussioni può avere questo “spegnimento” dei neuroni risolutori di problemi?
Semplice, si riduce drasticamente la nostra capacità di intravedere soluzioni creative in tutte le situazioni,più o meno critiche, che incontriamo durante il giorno.

Sembra banale, ma non lo è!
Diverse ricerche scientifiche da anni sono tese a dimostrare l’influsso della negatività, sia sul nostro modo di vedere che di reagire alle situazioni.
Se abituiamo il nostro cervello a informazioni negative, lo disabituiamo alla creatività e alla fiducia di trovare sempre una via d’uscita.
Al contrario, se “nutriamo” il nostro cervello con pensieri di fiducia e speranza, lo abituiamo a guardare alle situazioni da più angolazioni possibili.
Se scegli consapevolmente di pensare a quello che ti accade come un’occasione per migliorarti, il tuo cervello si attiverà più velocemente di quanto puoi immaginare.
Spesso la soluzione (o le soluzioni) sono sotto i nostri occhi, ma la negatività ci impedisce di vederle.

 

 

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DAVIDE MALAGUTI

Padre | Imprenditore | Coach | Autore

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